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> C’è crisi, grossa crisi, talmente grande che in realtà non esiste. Ti spiego perche…

Ultimo aggiornamento: 04 August 2019, 23:28

Inhaltsverzeichnis

Oggi in un post di Facebook di un mio collega, che stava promuovendo i suoi prodotti artigianali, è stato accusato di tutto e di più.

La critica più frequente è stata questa e spesso mossa anche da altri colleghi.

Iniziamo con il dire che 100.000 lire oggi valgono 0.

47 euro sono 47 euro. Punto.

Sembra stupido e scontato ribadirlo ma è un concetto fondamentale, ragionare ancora con il vecchio conio 20 anni dopo non serve a nulla.

Il mercato evolve, la società cambia, il valore della moneta sale e scende. I prezzi dei prodotti salgono e saliranno costantemente, sempre.

Non si possono fare paragoni.

L’unica cosa che possiamo fare è adeguarci e sperare che le imprese e il governo facciano lo stesso.

Tornando a noi sull’accaduto e sul discorso prodotto a 47 euro, bisogna dire che 47 euro sono pochi.

No, non sono impazzito.

Se valutiamo qualità e rarità delle materie prime, fatica, tempo, studio dietro al prodotto. Per non parlare che se fosse un’attività che vende solo questo prodotto ci sarebbero anche diverse tasse e spese da pagare.

47 euro sono molto pochi.

Si lo so, penserete:

<< Ma che prodotto è!? Perché il discorso può cambiare! >>

Non ve lo dico. Lo svelerò solo alla fine.

Sapere che prodotto è non dovrebbe cambiare assolutamente il concetto, visto che ogni giorno il discorso più o meno si ripete per ogni categoria di prodotto.

Oggi il lavoro di un artigiano va pagato profumatamente, e non perché è simpatico o bello.

Ma perché un prodotto fatto a modo, richiede risorse e competenze che pochi hanno.

Impossibili da trovare nei prodotti industriali o dagli “pseudo” professionisti che li usano.

Io non so come le persone facciano i conti. Anzi sicuramente non se li fanno proprio.

La discussione poi è proseguita cosi…

Io i conti me li faccio… Ti posso garantire che la maggior parte delle persone non se lo può permettere.

Ok e di chi è il problema? del professionista che deve pretendere di farsi pagare per poter dare lavoro anche ad altri e sbarcare il lunario o della situazione precaria che la società accetta in silenzio?

Cosa ti devo dire vuoi la ragione… Prenditela. Io rimango dell’idea che 47 euro per un … sono troppe.

Ma secondo te io voglio la ragione?

Assolutamente no è solo una constatazione di fatti e dati, tra l’altro reperibili online, che testimoniano come il lavoro italiano sia sottopagato, e come molte aziende falliscano per una malsana gestione finanziaria della propria azienda.

Sei tu che forse vuoi rimanere della tua idea respingendo l’obbiettività dei fatti.

Se è così come dici allora dovrebbero essere tutti chiusi…. Qui dalle mie parti abbiamo un pasticcere famoso… lui ha 4/5 dipendenti sotto di lui ed è sfondato di soldi. Va bene così.

Fare di tutta l’erba un fascio è sempre un’ottima strategia…

Sono contento per il pasticcere famoso e spero che paghi bene i suoi dipendenti.

Ma la realtà dei fatti è ben diversa.

Non è che i professionisti si fanno pagare tanto o troppo

Tutto il contrario.

La stragrande maggioranza dei professionisti indipendenti e imprenditori, si fa pagare poco, male e quel poco che gli entra non sa gestirlo correttamente.

Ad affermare ciò non lo dico io Edoardo Guzzi, ma lo dicono i dati e le statistiche ufficiali.

Secondo la FIPE(Federazione Italiana Pubblici Esercizi) chiudono circa 18000 attività ogni anno e ne aprono poco più della metà. Nel report inoltre troverai scritto che la maggior parte delle chiusure sono fallimenti dovuti a una malsana gestione finanziaria.

https://www.fipe.it/media-pubblicazioni/pubblicazioni-ed-editoriali/item/6283-rapporto-ristorazione-2018.html

Stessa cosa dicasi per le persone in Italia che sono indebitate fino al midollo (a causa della moda delle rate e finanziamenti), ti riporto un paio di notizie ufficiali;

Italiani sempre più indebitati, anche per l’acquisto dell’auto

Indagine gruppo Kruk e Ipsos, prestiti anche per casa e sanità

http://www.ansa.it/canale_motori/notizie/attualita/2018/12/05/italiani-sempre-piu-indebitati-anche-per-lacquisto-dellauto_f3d77d74-af90-4328-87d9-41f9e2306983.html

E degli stipendi sempre più bassi

Stipendi, in Italia sono più bassi rispetto a 10 anni fa. Ecco chi sale e chi scende in Europa

https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-03-26/stipendi-in-italia-sono-piu-bassi-rispetto-10-anni-fa-ecco-chi-sale-e-chi-scende-europa–163649.shtml?uuid=AB8Er6hB

E indovina quale è una delle cause di questa situazione?

LA CRISI! Dirai tu.

NI..la crisi stessa è causata da diversi fattori, e appunto uno di questi è quello che poi in Italia influenza di più queste situazioni.

Ovvero?

Dai puoi arrivarci se spremi un po’ le meningi.

Ti aiuto. È abbastanza semplice.

Conta che mediamente gli imprenditori — magari se tu lo sei capirai –, non sanno vendere, spesso non rendendosene conto. Hanno una specie di incapacità nel farlo, si concentrano sulla produzione ed ignorano la vendita.

E lo capisco, voglio dire, gli è sempre stato insegnato così non è colpa loro.

Quindi gli Imprenditori non si fanno bene i conti, un po’ per “ignoranza” altre volte aimè per negligenza e non guadagnano a sufficienza.

Si indebitano.

Per sopravvivere evadono le tasse e pagano poco dipendenti e i fornitori.

A causa di questo, spesso cala il lavoro, perché la qualità e il servizio si abbassano e ovviamente i clienti scontenti, abbandonano la nave che affonda andando da i concorrenti.

L’azienda fallisce.

L’azienda nell’evadere (esportando spesso il capitale all’estero) e fallendo poco dopo crea un danno allo stato che non incassa denaro.

Pochi soldi per lo stato significano pochi soldi nelle istituzioni e stipendi pubblici da fame.

Questo porta a dipendenti statali sotto pagati che si indebitano per sopravvivere.

E cosi via in un ciclo infinito che sprofonda nella CRISI.

(per farla semplice)

Capirai quindi l’importanza di farsi pagare BENE, e se un artigiano chiede 47 euro per un prodotto che “normalmente” costerebbe meno, c’è da fargli solo i complimenti e ringraziarlo.

Perché è grazie a questi professionisti e imprenditori se il paese è ancora in piedi.

Si perché contro intuitivamente se tutte le aziende aumentassero i prezzi e i loro profitti, anche gli stipendi si alzerebbero. — a meno di non aver a che fare con imprendi-cosi, in home trovi scritto chi sono –.

E tranquillo c’è un enorme porzione di clienti benestanti e ricchi che se lo possono permettere.

E quindi?

Quindi vivremo tutti meglio. Lo stato incasserebbe di più, magari di conseguenza abbasserebbe le tasse e aumenterebbe gli investimenti nelle istituzioni pubbliche, che a loro volta alzerebbero gli stipendi a i dipendenti. I dipendenti quindi inizierebbero a spendere di più.

Non è utopistico come può sembrare. Basterebbe la volonta singola,poi collettiva, di farlo.

E non ti credere che in svizzera la situazione lavorativa nella gastronomia sia poi tanto diversa e anzi paradossalmente è peggiore. Ci si salva solo perché l’economia del paese e di altri settori per l’appunto sostengono ampiamente il tutto.

Questo per dire che se una persona non si può permettere 47 euro per un PANETTONE di altissima manifattura e qualità — si perché di panettone si parlava — non è un problema dell’artigiano che si fa il culo per farlo, ma è colpa della cattiva gestione finanziaria complessiva degli imprenditori che non si rendono conto che farsi sottopagare è la rovina per tutti.

Stesso discorso vale per gelati, pizza, cucina varia e cosi via…

Quindi se tu che leggi sei un imprenditore un poco più attento e ti sei accorto che nella tua azienda qualcosa non torna, prenota la consulenza telefonica, clicca qui.

Ti aiuterò ad uscirne e a trovare una soluzione! Non ti lascerò fallire per la semplice paura di non alzare i prezzi! Primo consiglio FATTI PAGARE!

Edoardo Guzzi
Photo by Christian Wiediger on Unsplash

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