Scusate se smorzo sempre l’entusiasmo, ma da qualche giorno gira all’estero (e da qualche ora anche in Italia) la notizia di una presunta “super mega rivoluzione” nel mondo dell’intelligenza artificiale.
È stato presentato un nuovo “formato” per gestire le informazioni da inviare o ricevere dalle IA, chiamato TOON. Per chi è curioso, metterò il link nei commenti.
TOON dovrebbe sostituire il formato JSON standard, quello utilizzato da praticamente tutti i sistemi per comunicare tra loro e anche da diversi tipi di database.
A detta di chi lo promuove, TOON permetterebbe di ridurre fino al 65% il consumo di token, con conseguente risparmio energetico, minore elaborazione dei dati, risposte più veloci (e pare anche più accurate) e costi inferiori per gli sviluppatori.
Fin qui tutto bello. Il problema è che il formato è appena uscito, non è uno standard, non è stato approvato né validato da nessuna autorità e, di fatto, le IA non lo conoscono. Forzarle a utilizzarlo può facilmente portare a errori.
Inoltre, nessun tool o azienda importante nel settore (come OpenAI o Anthropic, per esempio) lo supporta ufficialmente.
Quindi, finché non diventerà uno standard riconosciuto e adottato dalle grandi aziende, non è realistico né sicuro utilizzarlo in prodotti finali.
Insomma: interessante sì, ma calma con l’entusiasmo. Vediamo come evolve la situazione, ma no, non è ancora una rivoluzione.
My 2 cents.